
La Fondazione denominata "Servizio ticinese di cura dell'alcolismo e altre dipendenze" (STCA) è nata da un processo di trasformazione della disciolta associazione "Società ticinese contro l'alcolismo e per l'igiene sociale" che dal 1979 è stata a livello cantonale il solo punto di riferimento in materia di prevenzione e cura dell'alcolismo. Oggi si presenta al pubblico come "Ingrado - Servizi per le dipendenze"
L'evoluzione dell'approccio legato alla prevenzione alcolica ha conosciuto nella storia del Cantone un percorso analogo a quello di altre regioni linguistiche. Il consumo di bevande alcoliche, collegato a usi e costumi appartenenti alla nostra matrice culturale, ha avuto per molti anni quale conseguenza una sotto-valutazione del fenomeno della dipendenza alcolica.
Per la popolazione in genere il problema era misconosciuto o, laddove il bere rappresentava un disagio sociale alla famiglia, al datore di lavoro o all'ambiente circostante l'alcolista, ecco che la dipendenza assumeva carattere moralistico o sanzionatorio.
Per i professionisti l'abuso etilico veniva esaminato esclusivamente in modo organicistico senza opportune valutazioni multidisciplinari delle diverse componenti psico-sociali favorenti la dipendenza.
L'attenzione era dunque posta piuttosto al sintomo che non alle diverse cause scatenanti la dipendenza.
Per i più dunque l'alcolista era colui che ormai era divenuto un vizioso.
Di fronte a questo fenomeno generalizzato si innescavano i vari movimenti che, in contrapposizione a una società permissiva e tollerante del bere, muovevano vere e proprie campagne contro l'alcol.
Sulla base del volontariato diverse associazioni si occupavano di fornire un aiuto a coloro che erano caduti nel bisogno.
Fino a quel momento lo Stato non aveva riconosciuto alcun intervento istituzionalizzato di cura specificatamente rivolto a questa forma di dipendenza. Solo più tardi, all'inizio degli anni '80, all'interno di un inquadramento legislativo federale, la Legge sugli alcol e la relativa decima, lo Stato ridistribuì gran parte del sussidiamento federale alla neonata Società ticinese contro l'alcolismo e per l'igiene sociale che iniziò proprio in quegli anni la sua attività con un supporto professionale.
Il legame con la vecchia impostazione di politica contro l'alcol e soprattutto con le benemerite associazioni di astinenti che si fecero promotrici di questa società che doveva offrire presupposti per un aiuto agli alcolisti e, più in generale, per un discorso di prevenzione, continuarono a mantenere uno stretto legame con il servizio.
Tra queste ricordiamo la Croce blu, la Società dei ferrovieri astemi (ora divenuta Società dei ferrovieri per la sobrietà - SVEN), la Pro succo d'uva e, solo più tardi, gli Alcolisti anonimi.
Con la diffusione nel nostro Paese delle droghe illegali, fece subito riscontro un forte allarme sociale tanto che il legislatore si dotò di leggi specifiche per cercare di arginare il fenomeno.
Le stesse però non offrivano nessuno strumento per meglio affrontare quella che rimaneva e rimane tuttora la problematica più diffusa: la tdipendenza di tipo alcolico, le cui conseguenze fisiche e sociali non sono certo di minore entità rispetto a qualsiasi altra sostanza psicoattiva che genera dipendenza.
Solo più tardi, riconosciuto l'alcolismo quale processo invalidante, si è potuto ampliare le possibilità di presa a carico degli utenti facendo ricorso ad altri finanziamenti a livello federale e cantonale in materia di invalidità.
A quel momento però il servizio doveva appoggiarsi su forti basi professionali, garantendo il massimo delle prestazioni.
Si è sviluppata una rete di consultori regionali con sedi a Bellinzona, Biasca, Chiasso, Locarno, Mendrisio e Lugano, di un centro diurno prevalentemente occupazionale a Bellinzona e nel 1997 di un Centro residenziale a Cagiallo. La struttura organizzativa, ancora adagiata sull'associazionismo, non era più in grado di garantire una risposta puntuale ai nuovi bisogni. La stessa denominazione "contro l'alcolismo e per l'igiene sociale" era divenuta anacronistica. Per molti la differenziazione "contro l'alcol" e "contro l'alcolismo" non era evidente. La Fondazione si presenta oggi quale servizio di cura e non già una lega anti-alcolica. Inoltre il momento di prevenzione e di informazione sugli effetti derivanti dall'abuso di bevande alcoliche e, più in generale, di promozione della salute, è stato affidato a un altro ente denominato RADIX della Svizzera italiana, la cui gestione è divenuta autonoma dal 1990.
Nel 2006 un altro importante cambiamento strategico ha potuto essere attuato: l’integrazione all’interno di Ingrado dei Servizi ambulatoriali offerta dall’allora Antenna Alice ha consentito di modificare ulteriormente l’approccio alla fenomenologia delle dipendenze allargando gli interventi anche al settore delle sostanze illegali, offrendo altresì anche la somministrazione di terapie sostitutive.